LILLEHAMMER 1994
L’AFFASCINANTE EVOLUZIONE DEL DESIGN DELLE TORCE OLIMPICHE
La torcia dei XVII Giochi olimpici invernali è estremamente fine e, con i suoi 153cm, è la più lunga di tutte. Fu riprodotta in 17 esemplari. Si compone di classico legno norvegese, proveniente dalla regione Telemark, di acciaio e di rame. Durante il viaggio, la fiaccola passò tra le mani di due paracadutisti in volo e fece un ingresso spettacolare nello stadio olimpico quando il braciere fu acceso da un saltatore di sci, sempre in volo. Manuela Di Centa si aggiudicò 5 medaglie, di cui 2 ori.
Famoso è il cambio di programma del quadriennio olimpico: queste Olimpiadi, infatti, furono organizzate soltanto due anni dopo i Giochi invernali di Albertville. La spiegazione ufficiale fu quella di voler alleggerire e suddividere il lavoro del Comitato Olimpico Internazionale, impegnato così nell’organizzazione di un evento olimpico ogni due anni; secondo i pettegolezzi, invece, lo sponsor ufficiale dei Giochi, Coca Cola, avrebbe voluto celebrare il centenario delle Olimpiadi (1896–1996) ad Atlanta, senza i Giochi invernali nello stesso anno. L’americana Bonnie Blair fece la storia poiché fu la prima donna a vincere tre titoli consecutivi nel pattinaggio a velocità. Il team della Bosnia-Erzegovina del bob a quattro si compose di un croato, due bosniaci ed un serbo: esempio per eccellenza di spirito olimpico. Tripletta d’oro (oro, argento e bronzo) per Olor Koss e Vreni Schneider. I Giochi furono aperti ufficialmente da Sua Maestà Re Harald.