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TORNANO A LIVIGNO IL “FESTIVAL DELLA MONTAGNA” E “I NOS 3000”: TRE GIORNI DEDICATI ALLE ALPI ITALIANE CHE CIRCONDANO IL PICCOLO TIBET

03/09/2020

(String: <span id="hs_cos_wrapper_post_body" class="hs_cos_wrapper hs_cos_wrapper_meta_field hs_cos_wrapper_type_rich_text" style="" data-hs-cos-general-type="meta_field" data-hs-cos-type="rich_text" ><p>Da venerdì 11 a domenica 13 settembre Livigno rende omaggio alla montagna con una serie di appuntamenti ed eventi per una montagna davvero accessibile.</p> <!--more--> <p>Con i suoi 1816 metri di altezza, Livigno è senza dubbio il punto di partenza privilegiato per professionisti e amatori che vogliono raggiungere le vette e le cime delle Alpi italiane che circondano il Piccolo Tibet. Di queste ben 22, nell’area tra Valtellina e Svizzera, raggiungono un’altezza superiore ai 3000 metri e 10 sono quelle considerate da sempre le più rappresentative di Livigno: <span style="font-weight: bold;">Monte Vago, Piz da Rin, Cima Fopel, Piz Cotschen, Cima Cavalli, Monte Breva, Piz Paradisin, Corno di Capra, Pizzo Filone e Monte Garrone.</span><br><br>Per rendere omaggio alla bellezza di questo paesaggio che abbraccia il Piccolo Tibet, <span style="font-weight: bold;">venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 settembre </span>Livigno ospita per la sua terza edizione il Festival della Montagna, un long weekend nato con l’intento di parlare della montagna attraverso le sue varie sfumature, dedicato interamente al paesaggio montano e, nello specifico, a quello che da sempre emoziona livignaschi e visitatori.<br><br>Ad aprire il festival, venerdì 11 settembre alle ore 21.00 presso la Sala Consiliare del Comune di Livigno, sarà l’incontro<span style="font-weight: bold;"> “La fragilità delle nostre valli”</span>, tenuto dal geologo Simone Angeloni e organizzato dal <span style="font-weight: bold;">MUS! Il Museo di Livigno e Trepalle:</span> attraverso ricerche documentarie e analisi morfologiche del territorio, lo studioso racconterà le frane “storiche” che hanno colpito e interessato negli anni la Valtellina, terra forte e fragile allo stesso tempo.<br><br>La tre giorni continua nella serata di <span style="font-weight: bold;">sabato 12 settembre: alle ore 21.00,</span> sempre presso la Sala Consiliare del Comune di Livigno, la Biblioteca Comunale ospita l’autore Serafino Ripamonti, che ha scelto proprio il Festival della Montagna per presentare il suo libro <span style="font-weight: bold;">“I ragni di Lecco. Una storia per immagini”,</span> edito da Rizzoli.<br><br>Sarà infine domenica 13 la giornata in cui tutti saranno a chiamati a vivere da vicino la loro esperienza con la montagna, omaggiando le 10 cime più rappresentative di Livigno: anche quest’anno nell’ambito del Festival si tiene infatti l’evento i Nos 3000, che tra tutti più celebra la cornice alpina che circonda il Piccolo Tibet. Divisi in piccoli gruppi, a seconda della vetta da raggiungere, i partecipanti inizieranno contemporaneamente la loro salita verso la cima delle montagne e proseguiranno fino a raggiungere quasi nello stesso momento i 3000 metri. Ad accompagnare i partecipanti nel loro viaggio saranno anche quest’anno le guide alpine e gli amici del CAI, che come vuole la tradizione una volta in cima poseranno nelle apposite nicchie i libri che custodiscono i pensieri e i racconti di montagna di chi arriva fin lassù. <span style="font-weight: bold;">Non c’è bisogno di essere esperti o professionisti: grazie all’altezza di 1816 metri che già il centro del paese offre come punto di partenza,</span> i 3000 metri diventano accessibili davvero a tutti: chiunque, scegliendo il giusto percorso, potrà raggiungere le vette delle Alpi che circondano Livigno.<br><br>Sarà possibile partecipare agli incontri e ai Nos 3000 solo previa prenotazione e, secondo la normativa vigente anti Covid-19, il numero dei posti per i singoli appuntamenti sarà limitato.<br><br><span style="font-weight: bold;">Per prenotazioni e informazioni:</span><br>- incontro “La fragilità delle nostre valli”:MUS! Il Museo di Livigno e Trepalle tel. 0342970296, mus@livigno.eu<br><br>- presentazione del libro “I ragni di Lecco. Una storia per immagini”: Biblioteca Comunale di Livigno: tel. 0342991141 biblioteca@comune.livigno.so.it<br><br>- partecipazione ai Nos3000: contattare direttamente CAI Livigno</p></span>)

Da venerdì 11 a domenica 13 settembre Livigno rende omaggio alla montagna con una serie di appuntamenti ed eventi per una montagna davvero accessibile.

Con i suoi 1816 metri di altezza, Livigno è senza dubbio il punto di partenza privilegiato per professionisti e amatori che vogliono raggiungere le vette e le cime delle Alpi italiane che circondano il Piccolo Tibet. Di queste ben 22, nell’area tra Valtellina e Svizzera, raggiungono un’altezza superiore ai 3000 metri e 10 sono quelle considerate da sempre le più rappresentative di Livigno: Monte Vago, Piz da Rin, Cima Fopel, Piz Cotschen, Cima Cavalli, Monte Breva, Piz Paradisin, Corno di Capra, Pizzo Filone e Monte Garrone.

Per rendere omaggio alla bellezza di questo paesaggio che abbraccia il Piccolo Tibet, venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 settembre Livigno ospita per la sua terza edizione il Festival della Montagna, un long weekend nato con l’intento di parlare della montagna attraverso le sue varie sfumature, dedicato interamente al paesaggio montano e, nello specifico, a quello che da sempre emoziona livignaschi e visitatori.

Ad aprire il festival, venerdì 11 settembre alle ore 21.00 presso la Sala Consiliare del Comune di Livigno, sarà l’incontro “La fragilità delle nostre valli”, tenuto dal geologo Simone Angeloni e organizzato dal MUS! Il Museo di Livigno e Trepalle: attraverso ricerche documentarie e analisi morfologiche del territorio, lo studioso racconterà le frane “storiche” che hanno colpito e interessato negli anni la Valtellina, terra forte e fragile allo stesso tempo.

La tre giorni continua nella serata di sabato 12 settembre: alle ore 21.00, sempre presso la Sala Consiliare del Comune di Livigno, la Biblioteca Comunale ospita l’autore Serafino Ripamonti, che ha scelto proprio il Festival della Montagna per presentare il suo libro “I ragni di Lecco. Una storia per immagini”, edito da Rizzoli.

Sarà infine domenica 13 la giornata in cui tutti saranno a chiamati a vivere da vicino la loro esperienza con la montagna, omaggiando le 10 cime più rappresentative di Livigno: anche quest’anno nell’ambito del Festival si tiene infatti l’evento i Nos 3000, che tra tutti più celebra la cornice alpina che circonda il Piccolo Tibet. Divisi in piccoli gruppi, a seconda della vetta da raggiungere, i partecipanti inizieranno contemporaneamente la loro salita verso la cima delle montagne e proseguiranno fino a raggiungere quasi nello stesso momento i 3000 metri. Ad accompagnare i partecipanti nel loro viaggio saranno anche quest’anno le guide alpine e gli amici del CAI, che come vuole la tradizione una volta in cima poseranno nelle apposite nicchie i libri che custodiscono i pensieri e i racconti di montagna di chi arriva fin lassù. Non c’è bisogno di essere esperti o professionisti: grazie all’altezza di 1816 metri che già il centro del paese offre come punto di partenza, i 3000 metri diventano accessibili davvero a tutti: chiunque, scegliendo il giusto percorso, potrà raggiungere le vette delle Alpi che circondano Livigno.

Sarà possibile partecipare agli incontri e ai Nos 3000 solo previa prenotazione e, secondo la normativa vigente anti Covid-19, il numero dei posti per i singoli appuntamenti sarà limitato.

Per prenotazioni e informazioni:
- incontro “La fragilità delle nostre valli”:MUS! Il Museo di Livigno e Trepalle tel. 0342970296, mus@livigno.eu

- presentazione del libro “I ragni di Lecco. Una storia per immagini”: Biblioteca Comunale di Livigno: tel. 0342991141 biblioteca@comune.livigno.so.it

- partecipazione ai Nos3000: contattare direttamente CAI Livigno

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