Inverno
Estate

MONACO 1972

L’AFFASCINANTE EVOLUZIONE DEL DESIGN DELLE TORCE OLIMPICHE

Torce ok

NAZIONI: 121

EVENTI: 195

ATLETI: 7.134 (1.059 D – 6.075 U)
 
TEDOFORI: 6.000
 
KM: 5.532 (Grecia, Turchia, Bulgaria, Romania, Jugoslavia, Ungheria, Austria e Germania dell’Est)
 
ULTIMO TEDOFORO: Günther Zahn fu scortato da altri 4 atleti, rappresentanti gli altri 4 Continenti: America (Jim Rym), Asia (Keryi Kimihana), Africa (Kipchoge Kerimo) ed Oceania (Derek Clayton)

Anche per questa edizione, come già accadde nel 1936, la torcia fu realizzata dalle famose acciaierie tedesche Krupp. Sulla base della fiaccola, a forma di cerchio, vi è una corona di raggi di luce che raffigura lo spirito dei Giochi olimpici di Monaco: luce, freschezza e generosità. Come combustibile fu utilizzata una combinazione di: 24% propano, 76% butano ed una cartuccia in alluminio. L’emblema fu creato da Otl Aicher, designer e direttore della Commissione della Concessione Virtuale. I Giochi di Monaco vengono tristemente ricordati per l’attacco avvenuto, il 25 settembre, nel villaggio olimpico ad opera del gruppo palestinese Black September: rimasero uccisi 11 atleti israeliani, 5 terroristi ed un poliziotto tedesco. Debuttò la pallamano indoor e fu reintegrato, dopo 52 anni di assenza, il tiro con l’arco. Mark Spritz, nuotatore americano, vinse, per la prima volta nella storia dei Giochi, ben 7 medaglie d’oro. Liselott Linsenhoff, proveniente dalla Germania occidentale, in gara nel dressage, fu la prima donna equestre ad aggiudicarsi una medaglia d'oro.