BARCELLONA 1992
L’AFFASCINANTE EVOLUZIONE DEL DESIGN DELLE TORCE OLIMPICHE
NAZIONI: 169
ATLETI: 9.356 (2.704 D – 6.655 U)
EVENTI: 257
TEDOFORI: 10.448
KM: 6.307 (Grecia e Spagna)
ULTIMO TEDOFORO: Antonio Rebollo, arciere ed atleta paralimpico, partecipò ai Giochi estivi paralimpici nel 1984, nel 1988 e nel 1992 vincendo due argenti ed un bronzo. Fu l’unico paralimpico ad accendere il braciere scoccando una freccia infiammata
Il disegno della silhouette della figura è semplice e costituito, in realtà, soltanto da linee. Ogni linea è disegnata con un colore differente: la testa blu simboleggia il Mediterraneo, le braccia gialle rappresentano l’ospitalità, i piedi rossi raffigurano il simbolo della vita. La fiaccola si compone di alluminio, plastica e metallo. 10.488 tedofori (di cui 599 ciclisti) percorsero 6.307km in Grecia e Spagna. Debuttò, ai Giochi, il Dream Team del basket americano.
Per la prima volta, dal 1972, le Olimpiadi furono boicottaggio-free grazie ad importanti cambiamenti politici globali: l'apartheid fu abolito in Sudafrica ed in Germania ci fu la caduta del muro di Berlino, quindi la riunificazione tra la Germania dell’Est e quella dell’Ovest; il comunismo finì e l'Unione Sovietica fu suddivisa in 15 Paesi diversi i quali parteciparono ai Giochi come «squadra unificata». Badminton e judo femminile furono introdotti nel programma olimpico. Performance impressionante della ginnasta Vitaly Scherbo la quale vinse 6 medaglie d'oro, di cui 4 in un giorno. Nell’ultimo giro della finale dei 10.000m, l’etiope Derartu Tulu schizzò in testa ed aspettò, al traguardo, la sua avversaria Elana Meyer, una sudafricana bianca: si avviarono, mano nella mano, per un giro di vittoria volto a simboleggiare la speranza di una nuova Africa.